Satprem
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Morranno
quelli che sono soltanto una giacca e cravatta Satprem è nato a Parigi nel 1923 ed ha trascorso l'infanzia in Bretagna. Entrato giovanissimo nella resistenza francese, dopo la drammatica esperienza dei lager nazisti ha un momento di profonda crisi, in cui si chiede: " Che cosa resta di un uomo quando non resta più niente? ". Passa attraverso tante e tante avventure, che questo libro rievoca: dall'Egitto alle foreste dell'Amazzonia, dall'Africa Nera all'India ascetica ed immobile. In India, questo occidentale sempre insoddisfatto incontra Sri Aurobindo, che gli fa sentire il bisogno, ancora più lancinante, di trovare "quello che l'uomo è davvero, che non è ancora". Satprem rimane venti anni accanto a Mère - la compagna di Sri Aurobindo, che ricerca "ciò che l'uomo è davvero" nella Materia, nelle cellule del corpo - raccogliendo dalla sua viva voce le esperienze di un avventuroso passaggio al "prossimo stato evolutivo della nostra specie". La rapida panoramica di questo libro mostra, in un affascinante racconto intessuto di esperienze dirette di vita, di viaggi, di incontri, l'inevitabiltà di una mutazione: inevitabilità dovuta proprio alle condizioni di asfissia in cui la vecchia specie umana ormai si trova. Quest'opera è dunque un invito all'avventurosa esplorazione di una coscienza mutante non solo a livello psicologico, ma a livello fisico, cellulare. Una mutazione che provoca conseguenze nell'intero ambiente terrestre. La materia è una, come anche la scienza sta scoprendo: un'esperienza che tocchi il centro, il motore cellulare della materia e della vita, non può che ripercuotersi su tutta la materia e su tutta la vita. |
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© Istituto di Ricerche Evolutive. |
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