12° Volume: 1971 |
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L'ultima svolta nello yoga di Mère. E lei ne esce
confidando a Satprem: "Ho camminato tanto, per tanto tempo. Senza nient'altro
che un grido continuo, come se mi fosse stato strappato via tutto. E in
quel grido era concentrato tutto il problema del mondo".
L' Agenda è disseminata di laceranti piccoli gridi, che vanno facendosi sempre più frequenti. Avere trovato il segreto per se stessa non bastava; bisognava che capissero anche gli altri, i "discepoli", le nazioni murate nei loro egoistici poteri. "Non hanno nessuna fede: "Mère è vecchia, è vecchia". Un'atmosfera di resistenza a qualsiasi cambiamento: "È impossibile, impossibile!", da tutte le parti... Mentre non ci sarebbe un minuto da perdere - io ho fretta... Il regno del Divino deve, deve venire!... Se tutto il blocco sovietico prendesse la strada buona, sarebbe di enorme aiuto... La vittoria è certa, ma non so quale strada bisognerà seguire per arrivarci... Ci dobbiamo aggrappare, ma aggrappare stretti alla Verità... Non mi danno più retta." Mère, a 93 anni, procede a tentoni verso l'ignoto: "Ci vedo meglio a occhi chiusi che ad occhi aperti; eppure è un vedere fisico, puramente fisico, di un genere di fisicità però che sembra più completa. E' la coscienza delle cellule che deve cambiare, tutto il resto verrà dietro con naturalezza! Ho la sensazione di stare per scoprire qual è l' illusione da distruggere perché la vita possa continuare ininterrotta: la morte viene da una distorsione della coscienza". La ascolteranno? le lasceranno portare fino in fondo la sua esperienza? "Solo una morte violenta potrebbe fermare la trasformazione; altrimenti il corpo sa che il lavoro andrà ancora avanti, avanti e avanti..." E, di nuovo, un grido: "Succederà un miracolo! Quale, però, non lo so". |
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