6° Volume:
1965
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"Mi si spalanca un intero mondo..." È questo l'anno
in cui Mère si trova faccia a faccia con la "mente delle cellule", sepolta
sotto strati e strati genetici che tengono l'uomo incatenato al suo codice
mortale. Però proprio lì... "c'è una tale concentrazione di potere!...
Come avessi afferrato il bandolo che porta alla soluzione". Un altro potere
di coscienza nella materia, capace di disfare il vecchio programma: "Una
sorta di memoria elaborata dal basso...", una nuova memoria cellulare,
che non è più quella di nascita-crescita-senescenza-morte e di tutte le
leggi del nostro mondo "reale". È a questo punto che, a livello cellulare,
fuori dall'antico codice mortale, Mère scopre che esistono "due mondi,
uno dentro l'altro: un mondo vero e uno falso; ma quello vero è
fisico, non sta lassù nei cieli, è assolutamente materiale.
E' questo il reale che deve venire in primo piano, sostituendosi all'altro,
è questo il vero mondo fisico." Questo passaggio, Mère lo chiama
"trasferimento di potere".
Uno splendore di libertà fisica nascosto in fondo alle nostre cellule; mentre noi lottiamo, del resto senza molto successo, per migliorare la vita... "Se anche un solo, minimo insieme di cellule riuscisse a sperimentare una trasformazione così totale, questo produrrebbe risultati ben più vasti di qualsiasi rivoluzione. Ma è più difficile... Bisogna vincere la morte! La morte deve cessare di esistere, è di un'evidenza assoluta!" Non sarà allora che tutta la terra sta vivendo appunto un "trasferimento di potere", proprio come un bel momento il regno animale ha dovuto cedere il passo alla supremazia della mente? "Tutto ci sfugge, non c'è più niente su cui appoggiarsi: è il passaggio al movimento nuovo... e questo significa, per tutte le vecchie cose, una rischiosa rottura dell'equilibrio." |
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